30 giugno 2008

La finestra rotta sulla privacy

L'ultima fatica di Jeffery Deaver tocca il delicato tema della privacy.

Lincoln Rhyme e Amelia dovranno affrontare il caso di un serial killer che colleziona oggetti rubati alle sue vittime e che ruba l'identità di ignari cittadini che si ritrovano poi capri espiatori del delitto.Come fa questo Sosco (522), il "Dio che sa tutto" ad accedere ai dati personali delle persone (cosa acquistano, dove comprano, che abitudini hanno, che luoghi frequentano), per impersonarli di fronte alle vittime?
Ogni giorno i dati relativi alla nostra privacy, i nostri dati, le nostre abitudini, tutte le transazioni economiche, di comunicazione e sociali ossia ciò che compriamo, ciò che leggiamo, ciò che scriviamo e comunichiamo vengono raccolte da società di Data Mining.

Come la SSD del libro. Società che poi rivendono i dossier che raccolgono sui cittadini americani (identificati da codici a 16 cifre) ad aziende che vogliono fare campagne di marketing, al posto dei focus group, dei survey, dei sondaggi telefonici.
Scopri che un "16 cifre" si è ammalato di tumore? Puoi contattare le pompe funebri e dare loro il nominativo.
Solo storie da libri gialli? Esiste veramente un grande fratello che raccoglie tutte le informazioni (le transazioni) che circolano e le raccoglie in un mega dossier, come raccontava Orwell in 1984?

Il NY Times ieri dava la notizia di un accordo tra le intelligence americane e europee per lo scambio di informazioni su registri bancari, delle carte di credito e delle compagnie aeree.

L’accordo affonda le radici negli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001,
dopo i quali gli Usa chiesero più volte alle compagnie aeree l’accesso a
informazioni personali sui cittadini che si recavano negli Stati Uniti,
incontrando l’opposizione non solo delle aziende di volo ma anche delle autorità
europee. Stessa cosa è accaduta per le registrazioni dei movimenti bancari
gestite da un consorzio finanziario conosciuto come Swift.
Lo «Swift code» è
il codice richiesto per effettuare bonifici e versamenti su conti correnti
americani da un Paese all’altro.

«Stiamo cercando di evitare future controversie trovando un terreno comune
sulla privacy e concordando sul fatto che non si possono imporre obblighi che
siano in conflitto con i rispettivi regolamenti per quanto riguarda le aziende
private», spiega Steward A. Baker, assistente del segretario della Sicurezza
nazionale con delega per le politiche estere. «La globalizzazione - prosegue -
significa che molte società lavoreranno tra l’Europa e gli Usa» e per questo c’è
maggiore esigenza di controlli. "

La prospettiva di un Grande fratello condiviso solleva le critiche delle associazioni per il diritto alla privacy, specie in Europa, preoccupate che le norme di tutela possano essere facilmente aggirate.
Ad esempio l’intesa prevede che un governo non possa usare informazioni su razza, religione, opinioni politiche, salute o vita sessuale «nel caso in cui la legislazione nazionale non preveda appropriate salvaguardie».
Ma nel documento non viene indicato cosa si intenda per «appropriata salvaguardia», anzi, secondo i garantisti della privacy sembra invece suggerire che ogni governo decide da solo se sta rispettando questa regola.

Il link per ordinare il libro di Jeffery Deaver su ibs.
Technorati: ,

A furor di popolo


Il centrodestra non usa lo schermo della volontà popolare per mascherare le sue leggi vergogna?
Della serie: "il popolo ci ha dato il voto e solo il popolo ci può giudicare"?

Eccolo qua il popolo, che tramite il sondaggio del corriere sentenzia che Di Pietro non deve scusarsi (per la storia del magnaccia).

Semmai, ma lo aggiungo io, è il pres. del cons. che dovrebbe chiedere scusa a tanti. In ogni caso, perchè prendersela per un magnaccia? Saccà viene riabilitato, e il reato (semmai ci fosse) è sotto i 10 anni.

Se li conosci li eviti .. Paolo Bonaiuti

Portavoce dell'attuale governo Berlusconi IV, l'ex giornalista del Messaggero arricchisce la schiera di quanti erano una volta di sinistra, ma sono stati poi guariti da Berlusconi.
Da Ferrara, a Sacconi, a Bondi ...

Nel 1994, si parlava della discesa in campo di Berlusconi, delle critiche rivolte da Indro Montanelli e dell'invito di Fede a cacciare il giornalista dal Giornale.
Cosa che è poi puntalmente avvenuta.
Ecco cosa scriveva in proposito Paolo Bonaiuti (riportato qui).

"Dal pulpito di Rete 4 e' stata impartita ieri sera una lezione di intolleranza. Proprio mentre infuria la polemica su quanto sia favorito rispetto ai concorrenti un candidato alle elezioni che possiede tre reti televisive, l'invito di Emilio Fede a cacciare Indro Montanelli perche' troppo autonomo e' il primo esempio pratico del livello di 'indipendenza' che potrebbe crearsi all'interno dell'impero di Berlusconi. Questo episodio moltiplica l'inquietudine, perche' lascia capire quanto potrebbe essere forzatamente massiccio e compatto il sostegno al Cavaliere degli organi di informazione del gruppo. Guai a chi si azzardasse a uscire, anche per un attimo, dal coro.
La durezza dell'intervento, preannunciato proprio perche' avesse maggiore risonanza, mostra lontane tentazioni da Minculpop e lascia sbigottiti"

(Paolo Bonaiuti, Il Messaggero, editoriale dal titolo "Va in onda la liberaldemocrazia", 7 gennaio 1994. Bonaiuti era allora vicedirettore del Messaggero. Poi, dal 1996, divenne il portavoce di Berlusconi).

Incostituzionalità e disinformazione

Incostituzionalità e disinformazione sono due termini che vanno braccetto.
Per ottenere il primo serve anche il secondo.

Che abbiamo qualche problema di disinformazione (notizie non date, notizie enfatizzate, notizie scomparse) te ne rendi conto leggendo la prima pagina del corriere di domenica.Di Pietri: insulti a Berlusconi.
La notizia era quella, per il corriere, assieme ad un fondo di Galli Della Loggia che esponeva i malanni della nostra giustizia: obbligo d'azione penale per i magistrati, magistrati politicizzati e magistrati che cercano l'esposizione mediatica.
L'insulto è aver dato al presidente del consiglio del magnaccia.
E quando Berlusconi definì Di Pietro il peggio, del peggio del peggio?
L'orrore?
E quando Berlusconi definì i magistrati metastasi?
Quando definì gli elettori di sinistra coglioni?
Lì nessuno degli avvocati difensori del premier ravvisò alcuna ingiuria?

E Bossi che risponde "meglio andare con le donne che con i culattoni", non è lievemente offensivo.

Altra disinformazione riguarda il Lodo Schifani bis: sorprende che nessun giornalista si sia informato circa l'esistenza di una simile immunità all'estero.
Infatti non esiste.

Altra bufala: tutti i TG mandano in onda un presunto giurista (scuola Radio Elettra?) che dice che con l'immunità parlamentare ci avviciniamo all'Europa.
Ma nessun ricorda che in realtà ricorda come lo Zimbabwe non stia in Europa.

Negli Stati Uniti incriminano perfino un presidente, qui si farnetica circa l'opportunità che qualsiasi magistrato di periferia si permetta di mettere sotto indagine il presidente del consiglio.
Vogliamo tornare ai tempi di Don Rodrigo?

L'anomalia forse non sono i magistrati politicizzati, ma i politici che usano la legge come gli pare.
E quali sarebbero i magistrati politicizzati? Forleo e De Magistris.
Non Squillante, il Gip corrotto da parte dell'avvocato di un noto imprenditore televisivo.
Non Corrado Carnevale, giudice di Cassazione che aggiusdtava le sentenze per Cosa nostra.

Veniamo alle ultime disinformazioni: trovato l'accordo in Val di Susa. Ma quant'è bravo Berlusconi, dove arriva lui, si arriva all'accordo, nasce l'armonia.

Tutto falso: è stato trovato l'accordo sul metodo di portare avanti i lavori (ossia tramite il dialogo con gli enti locali).
L'accordo con i cittadini e i comuni sul tracciato ancora non c'è.
Ma questo (rispondere alle esigenze dei cittadini) è evidentemente superfluo per l'informazione di regime.

Andiamo alla vicenda delle schedature dei Rom, bambini inclusi. La Cei parla di Xenofobia, l'Unione Europea esprime le sue perplessità (per esser leggeri), Famiglia Cristiana titola "Indecente prendere le impronte" e cosa dicono i TG?
Il ministro Maroni va avanti. Tutto bene madama la marchesa ..

Concludo.
Avete visto l'intervista di Lucia Annunziata a Di Pietro?
La giornalista batteva sul tasto del presunto giustizialismo dell'ex ministro.
La colpa di Di Pietro? Esser stato coerente nelle sue idee sui temi etici.

Perchè deve essere Di Pietro a scusarsi e non il presidente del consiglio, che da dell'eroe ad un mafioso, che definisce cancro della democrazia i magistrati?

Era contro la corruzione ai tempi di Mani Pulite, lo era ai tempi del governo Prodi, e lo è ancora oggi, senza guardare in faccia a nessuno.
Non come certi giornalisti che erano forcaioli nel 93, e oggi sono tutti rispettosi della forma, del riformismo, del dialogo ....
Con un sistema di informazione, anzi di disinformazione, non possiamo altro che aspettarci una politica anticostituzionale.

29 giugno 2008

Voci nel cielo di Ustica

Dal sito di Daniele Biacchessi.
Voci di ufficiali, che, dopo l'abbatatimento dell'I-Tigi sui cieli del Tirreno il 27 giugno 1980, vicino Ustica, commentano l'accaduto.

Un Tenente colonnello del Reparto informazioni volo parla al telefono con il Colonnello comandante del Secondo reparto di Ciampino.

Novità niente. Adesso stiamo cercando di ottenere qualche informazione dai due radar che sono in Sicilia, i radar della Difesa, no? E però sembra che hanno guardato quando glielo abbiamo detto. Noi si sperava che loro avessero seguito le due tracce, l'Itavia sotto e l'Air Malta sopra e avessero preso nota della posizione dove era sparita la traccia dell'Itavia. Però dice che non stavano guardando perché hanno l'esercitazione.
C'era l'esercitazione?
Sì, c'era l'esercitazione. Dice che vedono razzola' diversi aeroplani americani, eh, io stavo pure ipotizzando una eventuale collisione.
Sì, oppure un'esplosione in volo

Sono ore concitate, i telefoni che collegano i vari siti civili e della Difesa sono caldi. 22.04.00. Torre di controllo di Grosseto. Conversazioni normali tra militari. Il microfono è aperto ed è sempre collegato con il centro radar di Ciampino. E la macchina registra. Precisa e puntuale.

…questo è un discorso che non si deve fare qui
- allora è chiaro, non c'è bisogno veramente, i soccorsi, scusa….ascoltami bene, io sono un tizio su un Phantom, non far confusione, con un Phantom che qua si prende e si distanzia, tu ti distanzi da questo traffico e via
- il Phantom si va a mettere…
- anche se è, avranno già chiuso tutto, eh
- e perciò l'Aeronautica non ci pensava a mettere…
- qui poi il Governo quando so' americani non valgono un cazzo…li devi….parliamo di radar….ma tu, cascasse il mondo…
- è scoppiato in volo.

Cosa è Berlusconi?

B.: «Senti, per le fanciulle mie ti ringrazio, le avete convocate tutte quelle che vi ho dato?».
D.: «Eh, quasi tutte meno che una, volevo un attimo capire...».
B.: «Avere la dimensione dell´impegno... Vogliono fare le dive?».
D.: «Sì, vogliono fare...». B.: «Marilyn Monroe!»
D.: «Sì (ride)».
B.: «Guido, tu proponi Madre Teresa di Calcutta vedi che si tirano indietro...».
D.: «No, (ride) veramente mi è stata proposta Madre Teresa ma io ho detto: sì, con quelle tette, coi tacchi a spillo...» (ride)
Colloquio tra Silvio Berlusconi e Guido De Angelis produttore tv, l´Espresso, numero in edicola

Dopo aver sentito le intercettazioni, Di Pietro ha definito magnaccia Berlusconi.
Il centrodestra, cui non par vero spostare il problema da un reato penale, a livello di gossip, parla addirittura di eversione.
Il bue che da del cornuto all'asino.
Oppure lo stolto che guada il dito e non la luna.
Eversione è, semmai, essere iscritto ad una loggia massonica come Berlusconi e Cicchitto.
Avere avuto rapporti con persone condannate per mafia.

Dare del magnaccia a Berlusconi, sembra quasi un complimento.
D'altronde se De Pedis è sepolto come un santo, anche un tangentaro come il cavaliere può diventare premier.

Fonte Wikipedia, alla voce coatto, leggo
"ricottaro, pappone, magnafregna, magnaccia"= Sfruttatore di prostitute.

Il paese, il diritto, il rovescio e la sua medaglia

Per comprendere bene la situazione in cui è precipitato il paese, è sufficiente mettere assieme i fatti, legandoli uno all'altro, collegando gli avvenimento di oggi con quelli di ieri e depurandoli del rumore di fondo (i commenti, le polemiche, le false notizie).

Cominciamo da quanto questo governo ha realizzato nei primi 40 giorni, sul tema giustizia: blocco alle intercettazioni, blocco alla pubblicazione delle intercettazioni, lodo Schifani (bis) per le alte cariche dello stato (solo in Italia, all'estero dalle alte cariche ci si aspetta il buon esempio, cui diamo loro una autorizzazione a delinquere), emendamento salva-premier con la blocca processi.
Tutto questo con il decreto sicurezza.

Ecco: iniziamo a capire. Si tolgono strumenti importanti a chi fa le indagini, solo per allontanare il premier (e i suoi pari) dai processi e la si chiama sicurezza.

Non solo la magistratura e la polizia potrebbero non scoprire più i casi come le scalate bancarie del 2005, calciooli, la borghesia mafiosa in Sicilia della mafia bianca (Guttadauro, Miceli, Cuffaro) ... ma quello che è peggio è che i cittadini arriverebbero al voto senza sapere niente.

Come fai ad esprimere un giudizio su una persona, se non sai cosa ha fatto o non ha fatto?

Secondo: il lodo Schifani è ancora, nonostante le bufale raccontate, è ancora incostituzionale, poiché sancisce un principio contrario all'articolo 3 della Costituzione. O cambiamo la Costituzione riconoscendo, come nella fattoria degli animali di Orwell, che esistono cittadini più uguali degli altri (i maiali, appunto).
Terzo: è sparito il parlamento, come luogo di discussione delle leggi, di incontro e scontro tra maggioranza e opposizioni. Oggi, abbiamo un governo che è in realtà un collegio difensivo allargato del presidente Berlusconi e un parlamento che a maggioranza bulgara approva le leggi del padrone.

Mentre i politici discutono delle imbarazzanti intercettazioni di Saccà (poverino, viene difeso persino da un presunto uomo di sinistra come Curzi), che dimostrano il modo in cui veniva gestito il servizio pubblico al servizio di Mediaset, come luogo dove piazzare le donnine del cavaliere, ci sfugge una verità più allarmante.
Tra un mese si fermeranno le intercettazioni per mafia. Come li fermiamo gli eredi di Riina e Provenzano? Sempre che lo vogliamo fare ancora ...

“Il paese va a rotolo e loro pensano ai processi” è il pensiero di Veltroni. Da una parte rincari di luce e gas. Crisi dei salari (che non si possono aumentare, avete sentito Tremonti?), crisi del lavoro con le aziende che chiudono.
No class action, no testo unico sulla sicurezza del lavoro ...

Ma abbiamo detassato gli straordinari. Per dinci e bacco.
Abbiamo rivisto i costi dei mutui, ma farà risparmiare le famiglie?
La card per i poveri.

Abbiamo affrontato il problema rifiuti in Campania.

Ecco un altro esempio, un altro fatto, che ci fa comprendere la situazione. In campagna elettorale il centrodestra ha strumentalizzato la crisi rifiuti. Oggi l'ha fatta diventare una emergenza: da risolvere con decreti, con l'esercito, con i manganelli, con gli inceneritori.
Vi ricodate il niet della Lega ad accettare i rifiuti del sud? Cosa diceva quel maiale di Borghezio a Pontida “ma manco per il cazzo!!!!”.
Ecco: il padrone ha chiesto, e Bossi ha accettato.
Con un bel voltafaccia. Alto senso delle istituzioni ..

Bei tempi, quelli dove la lega c'è l'aveva ancora duro, faceva la voce grossa contro Roma ladrona.
Vi ricordate cosa succedeva nel 93? Lo ricordava ieri Repubblica, con un amaro Amarcord.

Sull'immunità destra in testacoda:
Dopo che il parlamento rigettò la richiesta di autorizzazione a procedere contro Craxi, ci furono due mozioni che chiesero la cancellazione dello scudo anti pm.

Una firmata Bossi, Maroni e Castelli. L'altra Fini, Gasparri e La Russa.
Bossi diceva che l'immunità parlamentare, abolita nel 1993, era “un privilegio medioevale che va abolito”.
Bossi definitì "soliti porci" i DC che avevano salvato Craxi contro l'autorizzazione.

E il cappio sventolato alla camera, dal leghista Orsenigo, il 16 marzo 1993?
Fini aveva scritto una lettera indignata a Francesco Saverio Borrelli, per protestare contro il no della Camera all'autorizzazione a procedere contro Bettino. Bisogna superare “l'inammissibile scudo dell'immunità parlamentare”.
Castelli che oggi chiede di andare oltre il Lodo Schifani e dare l'immunità a tutti, nel 93 si augurava che ai pm fosse consentito di “sostanziare le proprie indagini anche attraverso quei riscontri ottenibili solamente mediante perquisizioni domiciliari”.
Persino Capezzone, oggi portavoce di Forza Italia, quando era ancora radicale, stigmatizzava il fatto che Berlusconi invece di appoggiare il referendum sulla giustizia avesse proceduto con leggi “che molto probabilmente verranno dichiarate incostituzionali”.
Come per il Lodo Schifani.

Passiamo alla schedatura ai Rom, sulla quale l'Europa ci copre di vergogna.
Stiamo tutelando i minori, spiega Maroni. Abbiamo applicato solo una legge del 1941, rincara il prefetto Lombardi di Milano.
Forse si confonde con le leggi di Monaco del 1935, o le leggi razziali del 1938.
Interessante scoprire come a favore della schedatura ci siano esponenti della sinistra come Cacciari (che evidentemenete deve sorpassare a destra la destra per rimanere a galla) mentre si sono espressi contro, leghisti come il governatore veneto Galan.

Noi persone perbene ci aspettiamo allora la schedatura (con microchip) di tutti gli speculatori di borsa, per prevenire i reati di crac, insider trading e aggiotaggio. I palazzinari che oltre a fare scempio del territorio, speculano sulle case.
I politici corrotti, che predono tangenti, che rubano sui fondi della comunità europea, sui fondi per le grandi e piccole opere.
I medici del Santa Rita.
I mafiosi, i camorristi, gli esponenti della 'ndrangheta, i casalesi ...

C'era una volta la lotta alla mafia. Il pm antimafia Antonino Ingroia, intervenendo al congresso di SD parla di “anno zero della legalità, al deserto dei diritti”.
Nessuno parla più di mafia. Del processo Spartacus, un articoletto poi più niente.
“La mafia è tornata nei salotti, ad allearsi con la massoneria, ma di questo non si deve parlare”.
Il blocco dei processi? “Un favore a Cosa Nostra, perchè si fermano giudizi su bancarotta, usura, estorsione, prostituzione, tutti reati satellite della mafia”.
Stop alle intercettazioni? “Il diritto all'informazione è dei cittadini, non dei giornalisti. Chissà quanti porti delle nebbie e quanti insabbiamenti facili ora ci dovremo aspettare”

Chiudiamo, questo excursus sul nuovo paese dove in nome della diritto alla sicurezza, stanno facendo scivolare la democrazia in una dittatura, con la notizia dell'assoluzione del gip Clementina Forleo.
Il CSM ha sancito che non ha commesso alcun illecito disciplinare: aveva scritto “nella vicenda Unipol D'Alema e Latorre sono stati consapevoli complici di un disegno criminoso”.
Ecco, sarebbe ora che si dimettessero dagli incarichi parlamentari, dagli incarichi nel PD.
Noi, i criminali, i complici dei criminali, non li vogliamo.

27 giugno 2008

Il presidente ha sempre ragione

Le intecettazioni con Saccà (le ultime) sono gossip, o forse solo l'ennesima testimonianza dell'arroganza di chi gestisce il potere come un affare pesonale.La Rai, il governo, lo stato.. tutto un'unica emanazione della sua lunga manus.

Non è gossip.
Ma lui ha sempre ragione.
Io vado avanti, avverte lui (sulle intercettazioni e sulla giustizia ad personam) che suona un pò come "Noi tireremo dirittto", di infausta memoria.

Schedature Rom a Milano

Per corerenza: o schediamo tutti gli immigrati clandestini, per intenderci anche gli albanesi, i kosovari, i libanesi, i marocchini in Italia.

Oppure, la proposta de ministro Maroni che riguarda solo una etnia, puzza tanto di razzismo, di discriminazione, di tanto rumore per nulla, di facciata ...
Altro che mnovra che tutela i minori

Ustica: quant'è profondo il mare ...

Ci sono misteri nella nostra storia che sembrano usciti da un romanzo di spionaggio, per come sono complessi, pieni di spie, intrighi, omissis ..
Lucarelli esordirebbe così per raccontare del mistero della strage di Ustica: o meglio dell' I-Tigi 870.

Della storia dell'abbattimento di un aereo civile nei cieli italiani, con la morte di 81 persone.

Se fosse un romanzo di Forsyth alla fine il buono arriverebbe a scoprire il colpevole, a tirar fuori la verità dal fondo del mare.Da quella fossa tra Ustica e Ponza dove il tirreno afofnda per 3000 metri.

Ma il nostro, è un mare profondo.

E la storia ufficiale dell'inchiesta sulla strage di Ustica è stata piena di depistaggi, menzogne, verità e prove nascoste, strani omicidi (di testimoni scomodi). E di 81 morti.Anzi 82: come scrisse Libero Gualtieri nella sua relazione "La 82 esima vittima è l'aviazione militare".
Come è caduto l'aereo?

Risposta uno: per un cedimento strutturale. Ma generalmente avvengono su aerei con problemi meccanici e il cedimento avviene in un lasso di tempo lungo. Sufficiente per lanciare il May day.
Risposta due: per una bomba. Certo, facile far scoppiare una bomba a tempo, su un aereo partito con un ritardo di 90 minuti. Una bomba posizionata nel bagno, che ha distrutto l'aereo, ma ha lasciato intatto la tazza del water e il lavandino.
Allora?
La storia di Ustica, per l'ha letta, nei libri di Miggiano, Purgatori, Lucca, "Ad un passo dalla guerra", o nel racconto di Marco Paolini "I-Tigi, canto per Ustica", getta una luce inquietante sui vertici politici e militari.Quelli che dovrebbero preoccuparsi della nostra sicurezza, tutelare la nostra incolumità, proteggere i cieli.

Certo noi non pensiamo che siano stati i generali dell'aviazione Lamberto Bartolucci, Franco Ferri (capo e vice capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica), Zeno Tascio (capo del sios dell'aeronautica) ad abbattere l'aereo.
Nè i vertici del Sismi Santovito e Musumeci.
Nè i politici dell'epoca (Cossiga, Formica, Andreotti, Craxi, Amato).

Quelli che non hanno voluto cercare la verità, anzi hanno fatto di tutto per tenerla in fondo al mare, in nome della ragione di stato, del buon nome dell'aviazione, del rispetto degli equilibri internazionali.
Quelli che non ci hanno raccontato della della tensione di quel periodo, la coda della guerra fredda, e di quella battaglia nei cieli del Mediterraneo.
Se la Cassazione ha messo una pietra tombale sulla strage, la nostra memoria non ha termini di prescrizione.

Technorati: , ,

26 giugno 2008

Berlusconi: Oh no, not again

Magari in Italia riscuote alto gradimento.
Ma, la stampa estera è meno tenera, ed è meno indulgente rispetto alla memoria degli italiani.
Leggete quello che scrive il Financial Times:
«Una volta di più, Berlusconi si concentra su se stesso e non sull’Italia»
«Guardare il suo nuovo governo in azione è un po’ come sedersi a rivedere un brutto film».
Se è «troppo presto per dare giudizi netti», però «le ultime dimostrazioni già lasciano prevedere un altro horror show».


Dalla
giustizia.
Alle
leggi sul lavoro (nero): Lettere di dimissioni in bianco fatte firmare alle neoassunte: la cattiva abitudine delle aziende per far pressione su chi voleva diventare mamma era stato limitato dal governo Prodi con un semplice accorgimento. Ma ora il ministro del lavoro vuole toglierlo.

Allo
scempio ambientale:
Azzerato l'organo istituito dal governo Prodi per valutare l'impatto ambientale di ponti, centrali, autostrade. La posta in palio sono opere da 300 miliardi.

Le nuove Telefonate di Silvio

Meglio di una fiction a puntate.
Su Espresso di domani "Pronto Rai", e nuove telefonate intercettate tra Saccà e Berlusconi.
Sintomo di un paese che cambia: dalle ultime lettere du Jacopo Ortis, alle ultime telefonate su Re Silvio (tema: le sgallettate da piazzare in Rai).

Come quella
pazza di Antonella ..
B: Punto secondo, quella pazza della Antonella Troise...
S: Sì.
B: Si è messa in testa che io la odio...
S: Sì.
B: Che io ho bloccato la sua carriera artistica..
S: Ma...
B: È andata a dire delle cose pazzesche in giro... Ti chiedo questa cortesia, di farle una telefonata...

Alla sempre verde "
Pronto Silvio, sono Saccà".
P: Agostino!
S: Presidente! Buonasera ..come sta ... Presidente...
P: Si sopravvive...
S: Eh .. vabbè, ma alla grande, voglio dire, anche se tra difficoltà, cioè io ... lei è sempre più amato nel paese ...
P: Politicamente sul piano zero ...
S: Si.P: ... Socialmente, mi scambiano ... mi hanno scambiato per il papa..
S: Appunto dico, lei è amato proprio nel paese, guardi glielo dico senza nessuna piangeria ...
P: Sono fatto... oggetto di attenzione di cui sono indegno ...
S: Eh .. ma è stupendo, perchè c'era un bisogno ... c'è un vuoto ... che .. che lei copre anche emotivamente ... cioè vuol dire ... per cui la gente .. proprio ... è cosi ... lo registriamo...
P: E' una cosa imbarazzante ..
S: Ma è bellissima, però
P: Vabbè .. allora?

.....


Non perdetevi le prossine uscite.

Qualche dubbio di costituzionalità

Il premier attacca, sbraita, offende (magistrati=cancro, opposizione=coglioni).

Ma la colpa è di Veltroni che si è permesso di non sottomettersi ai diktat del governo in materia di giustizia.

"Il dialogo l'hanno spezzato loro" gridava Berlusconi tra i fischi della platea di Confesercenti.
Anche
Bossi chiede di abbassare i toni, il che è tutto dire.
Il CSM lascia trapelare qualche dubbio di incostituzionalità.
Non capisco se si riferisse al Loo Schifani, alla salva premier, o al premier direttamente.

La mafia sull'Expo: si, no .. forse?

Il sindaco di Milano Moratti sembra preoccupata dalle infiltrazioni mafiose nelle imprese di costruzioni coinvolte per l'Expo.
La stessa maggioranza di centrodestra a Milano si era opposta alla creazione di una commissione di indagine, dopo la relazione della commissione Antimafia, che parlava della 'ndrangheta ll'Ortomercato di Milano.
Allora, mafia, si, no o forse?

25 giugno 2008

I misteri della Magliana

Ogni tanto ritornano: i misteri insoluti, voglio dire. Come quello attorno alla Banda della Magliana.
Quelle cose che a rileggerle sembrano tanto incredibili.
Come il coinvolgimento di Marcinkus nel sequestro Orlandi.
Eppure, quando è stato chiesto di presentarsi in tribunale sul crac Ambrosiano di Roberto Calvi (dove si parlava di riciclaggio di denaro per la mafia, crac finanziario, esportazione di capitale all'estero), il Vaticano si rifiutò.
Scrive Giancarlo De Cataldo:
I nuovi sviluppi del caso Orlandi ci costringono, una volta di più, a riaprire la partita con la storia criminale d'Italia. Una storia segnata da una continuità impressionante di rapporti fra settori deviati delle istituzioni e criminalità organizzata, fra servitori infedeli dello Stato e terroristi, fra uomini in grigio e coppole e lupare. Una lunga catena di agevolazioni, depistaggi, affari gestiti in comune. Con costanti pressoché obbligate: lo scambio di favori, l'occultamento delle prove, il patto per tacere segreti inconfessabili. Da qui, anche da qui, l'esito deludente di processi che si annunciavano clamorosi e che si sono trasformati in altrettante débacle per la giustizia: anche dietro l'omicidio Pecorelli c'era la Magliana. Tutti assolti. Andreotti baciò Riina. Tutti assolti (o prescritti). Calvi fu "assistito" a Londra dagli usurai di Campo dei Fiori. Tutti assolti. Speriamo che anche questa volta non finisca allo stesso modo.

Impunità di insultare

Sempre sul filone "impunità":
Berlusconi: «Giudici metastasi della democrazia».


Liberi di insultare?
In merito al decreto sicurezza e ai filoni sulle intercettazioni e sui processi da bloccare, leggetevi l'analisi su Articolo21 da parte di Ugo Dinello.

Da una parte la società civile che si riunisce ancora una volta attorno a poche figure carismatiche (come Nando Dalla Chiesa, i giornalisti di informazione Barbacetto e Travaglio). Dall'altra un'opposizione con che anzichè inglobare questi movimenti, li contrasta e capace solo di litigare (con Di Pietro).
Il casus belli?
Casus belli il voto contrario della giunta delle elezioni del Senato (a larghissima maggioranza, Pd compreso, Idv astenuto) alla richiesta di arresti domiciliari per Nicola Di Girolamo, il senatore del Pdl per cui il gip di Roma Luisanna Figliolia aveva avanzato una richiesta di misure cautelari per falso in atto pubblico e attentato contro i diritti politici dei cittadini nell´ambito dell´inchiesta su presunte irregolarità nel voto all´estero.
Una decisione (la parola passa adesso all´Aula) che ha mandato su tutte le furie il leader dell´Idv: «Si pone un problema gravissimo di alleanze - ha spiegato infatti Di Pietro - Ci dicano se vogliono fare la ruota di scorta a Berlusconi. Noi abbiamo chiesto agli elettori di votarci per essere alternativi a Berlusconi, se il Pd ha deciso di fargli da supporto non possiamo essere alleati».

D'Avanzo parla de "
Il prezzo dell'impunità": ecco, ho l'impressione che questo prezzo continueremo a pagarlo noi.

Lo chiamavano impunità

Alla fine anche il senato ha sancito l'impunità (temporanea?) delle alte cariche dello stato, cioè lui.Il lodo Schifani e la legge salva-premier: come nelle maggiori democrazie, si giustificano loro.

Non come in America, dove un presidente è stato messo sotto impeachment per una storia di sesso.
Non come in Francia, dove l'impunità vale solo per il presidente della repubblica.

Ma provate a dirlo ai giornalisti francesi che non devono più criticare, parlare, attenzionare, i politici francesi.
Pensavo a questo, e mi veniva in mento come il titolo del vecchio libro di Travaglio - Gomez "Lo chiamavano impunità " (E continuavano a chiamarlo impunità) facesse un paragone quantomai azzeccato con il film della coppia Terence Hill e Bud Spencer.

Anche qui parliamo di fratelli, con qualche problema giudiziario alle spalle, che per caso o per sfuggire alla legge si ritrovano ad indossare una divisa (o una stella) e governare una città...



24 giugno 2008

Il medico del S. Rita

«Il medico del S. Rita non ha ucciso nessuno» di C.L. su Libero.
L'avevo detto che alla fine tutta questa indignazione sui medici a cottimo durava lo spazio di un orgasmo.

Come a dire che nemmeno lo spacciatore che da la dose a tuo figlio è un assassino. Visto che lui non ammazza nessuno.
E allora tutta questa emergenza sulla sicurezza?

Crimini italiani, a cura di Giancarlo De Cataldo

Le prime impressioni di lettura, in base ai primi racconti e leggendo l'introduzione, le avevo messe qui.
Ora che l'ho finito posso raccontarvi meglio: 11 racconti per 11 scittori che usano la tecnica narrativa del giallo per raccontare il paese in cui vivono.

Ciascuno col suo stile: chi con l'ironia, come Dazieri e Macchiavelli.
Sandrone Dazieri ("Sesso sui sassi") che spiega come sia facile mettere in piedi un'impresa del porno, con video amatoriali e attori porno della domenica. Più porno per tutti!

Loriano Macchiavelli ("Il confine del crimine") spiega come a volte sia sottile la linea di confine tra giustizia di stato e criminalità. Specie quando ci sono di mezzo presunti terroristi.

Altri usando il meccanismo del racconto all'indietro nel tempo come Wu Ming ("Momodou"), che racconta come è morto veramente l'immigrato Momodou, il solito trafiletto in cronaca .

De Cataldo ("Neve sporca") mostra come sia semplice entrare nel mercato dello spaccio della coca. L'unico che sia stato veramemte liberalizzato e accessibile a chiunque voglia fare il grande salto. Un salto da cui però, è difficile tornare indietro.

Massimo Carlotto ("Little Dream") usa il suo stile dove la violenza e la ferocia dei cattivi fanno da sfondo alla storia, spiegando come sia difficile toccare i "poteri forti" in Italia, spesso più pericolosi della criminalità.

Il magistrato scrittore Gianrico Carofiglio ("La doppia vita di Natalia Blum") parla della paranoia del crimine da parte del suo protagonista, che viene visto anche laddove non c'è.

Giorgio Faletti ("Per conto terzi") racconta, facendo uso nel suo racconto del meccanismo del flash back, di come la vendetta diventi spesso, l'unico strumento per avere giustizia.

Gianpaolo Simi ("Luce del Nord") parla di diamanti insanguinati e poliziotti sporchi.

Marcello Fois ("Dove?") ambienta il racconto in posto dove non succede niente, perchè non si vuole vedere niente.

Carlo Lucarelli, in "Niente di personale", mette a confronto un onesto assassino su commissione, con un disonensto funzionario dello stato. Chi è peggio?

Infine, il racconto che più mi è piaciuto, "Non è vero" di Diego Da Silva.
Dove finisce il giuramento di Ippocrate e dove iniziano i valori etici del medico. Il confronto serrato tra una dottoressa e un criminale:
- Crede di essere così diversa da me dottoressa?
- Completamente.
- Si sbaglia. Facciamo la stessa cosa, io e lei. Siamo pagati per lavarci le mani delle miserie dei nostri clienti. Non siamo chiamati ad esprimere giudizi sul loro passato, nè sul loro presente. nè sulle loro azioni, nè sulle loro scelte. non ci viene chiesto di occuparci di loro, ma del problema che hanno.
- Lei è molto abile nel giustificarsi moralmente, avvocato, ma sa cosa la rovina? Che è evidente che non crede a quello che dice.- Non conta che io creda a quello che dico. Conta che quello che dico non faccia una grinza.
- E' agghiacciante il suo modo di ragionare.

- Il suo, invece, è semplicemente ipocrita.

Tutti i racconti sono all'altezza del compito: alcuni addirittura avrebbero meritato uno sviluppo più esteso in un libro a sè.
Il link per ordinare il libro su internetbookshop.
La scheda sul sito della Einaudi.
Technorati: ,

Il difensore delle cause perse

Filippo Facci sul giornale elenca le archiviazioni del padrone.
Il difensore delle cause perse.

Processo a Milano archiviato ..
processi a Palmi archiviato ...

Di fronte alla mole di magistrati che lo hanno indagato, a tutti i processi dove è stato assolto con formula dubitativa, perchè il fatto non è più reato, per prescrizione, una persona normale si farebbe venire dei dubbi su questo politico.

Una persona normale ...
In ogni caso si è dimenticato la condanna per falsa testimonianza sull'iscrizione alla loggia P2 (quella di Cicchitto e Bisignani per intenderci). Reato amnistiato nel 1989.
E sul Lodo Mondadori, lui è stato assolto, ma il suo avvocato (Cesare Previti) è stato condannato.

Tanto per chiarire.

Noi facciamo da soli


Qualcosa inizia a muoversi: saranno stati anche in pochi, senza le bandiere dei partiti, senza nessun big (o vip), ma le persone riunite ieri davanti al palazzo di giustizia a Milano (giovani e meno giovani) erano una piccola ma significativa novità.
"Avremmo anche fatto ameno di tornare ai girotondi - spiegava Nando Dalla Chiesa - ma siccome il premier non ha perso il vizio di farli le leggi ad personam .."
Nando facci sognare!

Dalla Chiesa ha spiegato che il presidio di ieri «non è una ripetizione di cose già viste, ma una risposta della gente che spinta dall'indignazione civile ha aderito al nostro appello. È stata una bella manifestazione proprio perché artigianale, con cittadini che si sono riconosciuti nello slogan "noi facciamo da soli" ed hanno dato un segno tangibile di impegno, nonostante il giorno feriale ed il gran caldo».
Lo slogan più bello? "Fatti pocessare, buffone!"

23 giugno 2008

Gli americani ci informano che abbiamo le bombe

Gli americani (tramite la Federazione degli scienziati americani) ci informano che abbiamo il pericolo delle bombe nucleari sotto casa. A Ghedi e ad Aviano.
Se aspettiamo i giornali e, soprattutto i TG nostrani (oggi impegnati a parlare del gran caldo) possiamo pure dormire sonni tranquilli.

Dal sito di Grillo:

Il Dipartimento della Difesa Usa dà ragione al blog. Nel 2005 scrissi che a Ghedi Torre e ad Aviano c'erano novanta testate nucleari americane.
Potenza distruttiva pari a 900 volte Hiroshima. Dissi nel mio spettacolo
Reset che il livello di sicurezza del sito di Ghedi era inesistente.
La televisione svizzera mostrò un gruppo di ragazzi entrato nella base a fare un picnic dimostrativo senza alcun problema. La sicurezza intervenne quasi mezz'ora dopo.
Nel caso di un attentato le bombe contenute a Ghedi farebbero sparire l'Italia del Nord insieme a parte dell'Europa Centrale. Il federalismo della Lega sarebbe finalmente realizzato.
Il rapporto riservato dell'Air Force è stato pubblicato dalla
Federazione degli scienziati americani (FAS).
Il rapporto è stato ordinato da
Roger Brady, comandante dell'Air Force in Europa, dopo che un B52 trasportò per errore sei testate atomiche sorvolando gli Stati Uniti. Nel rapporto si legge: "problemi di edifici di supporto, alle recinzioni dei depositi, all'illuminazione e ai sistemi di sicurezza, a guardia delle basi vi sono soldati di leva con pochi mesi di addestramento".

Anna Maria Guarneri, sindaco di Ghedi, è sorpresa. "Ora (ORA?) si indica che nella base del mio centro ci sono bombe atomiche". La bella addormentata.

In questa situazione di emergenza nazionale (che cosa è infatti emergenza se non la possibile scomparsa dalla cartina geografica dell'Italia?) La Russa e l'ambasciatore USA Ronald Spogli insistono perchè sia allargata la base di Vicenza.
Nonostante la
sospensione dei lavori a seguito dell'ordinanza del Tar del Veneto. La Russa: "Questa decisione non ci turba. Gli impegni con gli alleati saranno mantenuti".

Domanda: il rischio di un guasto nucleare che inquini i cittadini italiani non fa parte del discorso sicurezza?

News semiserie

Emendamento salva premier:
I gerarchi nazisti avrebbero potuto ricusare i giudici del processo di Norimberga.
Molti di questi giudici, in passato, avrebbero in passato manifestato una certa antipatia per il concetto di "genocidio" .
I parenti di Eichmann intervistati in proposito: "nostro nonno martiririzzato da una minoranza di giudici politicizzati".


P.S. tranquilli: oggi esce M in edicola assieme all'Unità.

L'uomo che volle farsi papa


Non gli bastava farsi le leggi ad personam sulla terra.
Anche la giurisdizione sulle leggi Vaticane vuole avere.
Il papa tuona urbi et orbi contro divorziati e chi sostiene l'aborto, ma lui non si rassegna.
Il popolo mi ha votato, solo il popolo mi giudica.
Perchè Berlusconi è allergico alle leggi e alle restizioni.
Ecco allora la domanda:
«Perché non cambiate le regole per noi separati e ci permettete di fare la comunione?».
E pronta la risposta del santo padre:
«Solo i puri, coloro che non sono macchiati dal peccato possono ricevere l’ostia consacrata»

Chiaramente se un povero peones avesse fatto la stessa domanda, sarebbe stato come minimo scomunicato, messo al bando, al rogo ....

"Io so io e voi non siete un caz.."
E il marchese del Grillo era, giustappunto, uno dei nobili che avevano l'onore di portare sulle spalle la portantina del papa.
Si ricordi signor Berlusconi che, se il papa non ha chiuso la porta della salvezza ai risposati, prima o poi verrà poi verrà anche per lei il giorno del giudizio.
E non potrà ricusare il giudice, come può fare in Italia.

Quell'ossessione sulla giustizia

E se non fosse vero che sono i giudici (quelli sovversivi e comunisti) ad avere un'ossessione per il cavaliere, ma semmai il contrario?
Che è lui che è entrato in politica proprio per entrare in galera (come scrisse di lui il noto giornalista comunista Montanelli)?

Che i suoi guai con la giustizia sono iniziati ben prima della discesa in campo, con la P2 (tessera numero 1816, codice e.19.78, gruppo 17, fascicolo 0625, il 26 Gennaio del 1978), con la testominianza del falso davanti ai giudici a Venezia. Condanna poi amnistiata nel 1990.

Che le sue amicizie con personaggi equivoci (come Marcello Dell'Utri e Vittorio Mangano) o con la fedina penale sporca risalgono agli anni 70, quando iniziò la sua fortuna come imprenditore.
Leggetevi la sua cronistoria per sfuggire alla galera "La guerra dei quindici anni".
Dice Umberto Bossi
"Berlusconi è ossessionato dalla giustizia .. ha paura di finire in galera".

In una sua vignetta, Chiappori mette in bocca ai suoi personaggi il seguete scambio di battute:
"Il decreto salva premier ha mezzo distrutto il nostro sisitema giudiziario"
"Vedrai che non lascerà le cose a metà".
E con un centrosinistra che si sta dividendo ancora sulla strategia da adottare (no i girotondi no, per carità di Dio, tutti quei giustizialisti in piazza ..) e con un partito della libertà provvisoria che invece segue il metodo Goebbels (ripetere incessantemente la menzogna) c'è da sperare poco.

Anche ieri Sacconi, intervistato dalla Annunziata, ripeteva la favoletta dei giudici comunisti sovversivi: "c'è un area della magistratra che non nasconde le proprie idee politiche..".

Si riferiva alla corrente di Magistratura Democratica che, evidentemente, si vuole mettere fuori legge o sotto controllo.
Solo perchè alcuni giudici si sono permessi di criticare delle leggi (tra l'altro giudicate anche incostituzionali).
Mica hanno detto che i politici sono dei pazzi, dei mentecatti, dei disturbati mentali, come raccontò dei magistrati Berlusconi stessi davanti ad una platea ridente.

Altro che scontro tra magistratura e politica: il senatore scrittore magistrato Gianrico Carofiglio parla di tepismo
“Non c’è uno scontro tra Premier e magistratura. Quella che è in atto è una vera e propria azione di teppismo politico da parte del Presidente del Consiglio, anzi un pestaggio mediatico perché la controparte per sensibilità e cultura istituzionale non può rispondere sullo stesso piano..”

22 giugno 2008

Il paese dei misteri

Non fai in tempo a scrivere dell'Italia come paese dei misteri dei crimini, parlando della raccolta di noir curata da Giancarlo De Cataldo, che ecco che si torna a parlare di due casi di cronaca italiana, entrati nell'area dei grandi misteri italiani. Quelli per intenderci raccontati da Carlo Lucarelli nella sua tramissione Blu Notte.

Ustica, per cui la procura ha deciso di riaprire l'inchiesta (archiviata dalla Cassazione nel gennaio scorso), e il caso di Emanuela Orlandi, anch'esso riaperto grazie alle rivelazioni della compagna di un boss della Banda della Magliana.

Da una parte la vicenda dell'abbattimento di una aereo civile (l'I-Tigi dell'Itavia) nei cieli del Mediterraneo, in un quadro complesso di tensioni internazionali tra Libia, Francia e USA. Cui i nostri vertici militari sono stati complici per ciò che hanno omesso di dire o fare. In nome di quale sicurezza nazionale si possono sacrificare 81 persone? Cosa è successo quella notte nei cieli di Ustica?

Il caso Emanuela Orlandi invece lega assieme Banda della Magliana, massoneria, eversione nera e l'area oscura del Vaticano. Del caso se ne torna ad occupare Chi l'ha visto, domani.
Chissà se le rivelazioni della pentita serviranno a far luce:
«Portai la Orlando in auto dai boss della Magliana».

La madre di Emanuela si è rivolta anche al papa:
«se papa Ratzinger facesse un appello, anche se è passato tanto tempo, oltre che a fare piacere servirebbe a smuovere le coscienze».

Segnali di libertà

L'appello di Nando Dalla Chiesa per la legalità: Lunedì a Milano davanti al Palazzo di Giustizia, ore 18.
Le menzogne di stato di Bruno Tinti. Quando lo stato mente ai suoi cittadini sulla sicurezza.
La contabilità sulla sicurezza di Pino Corrias su voglio scendere.

Arrestateci tutti: disobbedire per informare
. La provocazione di Travaglio contro il bavaglio alle intercettazioni.



Il terrore dell'armata rossa

Ecco chi erano i feroci comunisti di cui il premier aveva paura ..
L'armata rossa del calcio, erede di quella comandata dal colonnello Lobanowsky, oggi guidata dall'olandese Hiddink.
Se l'Italia dovesse battere la Spagna (dell'odiato Zapatero) affronteremo la Russia più olandese dell'Olanda di Van Basten.

Se non ci fossero gli europei a tener viva l'attenzione sulla vigilia di Italia Spagna, di cosa saremmo costretti a parlare?
Del Tar che da ragione alla protesta dei cittadini di Vicenza ("padroni a casa nostra") contro la base. Vi ricordate come li dipingevano i giornali e le televisioni alla vigilia della manifestazione del febbraio 2007 (preceduta dall'arresto delle presunte nuove Br a Milano)? Frange di terroristi infiltrati nei manifestanti, no global, disobbedienti, anarco insurrezionalisti ...

Della conferma delle condanne alla sentenza di appello contro i casalesi: il più importante processo contro la criminalità organizzata.

Del grave scontro in atto all'interno dello stato con il governo che si è messo contro magistrati, CSM e ANM.

Delle magie finanziarie di Tremonti, per nascodere le crisi salariali e spremere altri soldi agli italiani.
Tagli agli enti locali, alla sanità (con la rentroduzione dei ticket) e alla scuola...

Di Igor Marini (il famoso teste della Telekom Serbia) che è stato condannato per calunnia.

Del ministro del Welfare Sacconi che si sostituisce a Grillo e manda un "vaffa.." ai sindacati. Il nuovo clima di armonia istituito da questo governo, che piace tanto anche al papa.


Magari anche dell'ultimo morto sul lavoro, in casa Marcegaglia.

No, no. Molto meglio parlare di calcio.

21 giugno 2008

Il presidente in trincea


Il premier è in trincea.

Assediato (almeno speriamo) dall'opposizione, dal CSM, dall'Associazione Magistrati, da parte dei giornalisti (quelli in difesa dell'informazione) ...

Per non parlare dei sindacati, dei lavoratori, dei pensionati, degli insegnanti, dei ricercatori (che sono stati trattati male bipartisan): ma siamo sicuri che sia il presidente di vostro gradimento?
Siamo sicuri che questo sia il clima giusto per le riforme e per una legislatura Costituente?

La giornata del rifugiato

"Con le leggi vigenti, credo che se Giuseppe e Maria fossero sbarcati in Italia, Gesù non sarebbe nato"
Andrea Camilleri a proposito della politica italiana sugli immigrati, in occasione della Giornata mondiale del rifugiato.

L'editto Belga di Berlusconi

Dopo l'editto bulgaro contro i giornalisti, l'editto di Bruxelles contro i magistrati sovversivi infiltrati nella magistratura.
Ecco l'editto:
«Annuncio una conferenza la prossima settimana per denunciare la situazione della magistratura italiana - ha detto il presidente del Consiglio - e tutta la mia indignazione e la volontà di non vedere la volontà popolare essere sovvertita da chi infiltrandosi nella magistratura la usa per sovvertire la democrazia».
«Una cosa è certa - aveva esordito il premier rispondendo a una domanda - io nel '94 ho visto sovvertire il voto popolare da parte di una minoranza rivoluzionaria che sta nella nostra magistratura. C'è stato un sovvertimento della democrazia. Ho patito 15 anni di persecuzione per far sì che questo non possa più accadere».
«Non pemetterò in alcun modo che il voto popolare, che la volontà degli italiani sia sovvertita da infiltrati nella magistratura che il resto della magistratura non sa mettere in un angolo che usano accuse false e risibili come quella che mi è stata rivolta nel '94 quando sono stato assolto perché il fatto non sussiste- ha aggiunto Berlusconi che ha dimenticato di aggiungere che aveva tolto lui il reato per cui era giudicato -, per un fatto che non esiste neanche nel codice penale, una invenzione pura di Pm e di giudici che usano il loro potere nell'ordine giudiziario che non è un potere ma soltanto un ordine per sovvertire la democrazia italiana questo non lo posso permettere».
Riferendosi al caso Mills il premier dice che «in ciò di cui sono accusato non c'è nemmeno l'ombra dell'ombra dell'ombra di una possibilità di verità e questo lo giuro davanti ai miei cinque figli, se fosse dimostrato che è vero forse mi ritirerei dalla politica e cambierei anche paese. Non conoscevo la persona, sono fatti che non esistono, risibili, come abbiamo dimostrato....Ancora mi devo vedere scrivere su certi giornali che "Berlusconi ritesse la sua tela di ragno attorno alla magistratura?" È una cosa a cui non posso sottostare».

Ci aveva provato ad usare la linea morbida, la carota: ma al primo intoppo, da parte dell'opposizione dell'associazione magistrati, esce fuori il Berlusconi di sempre.

Quello aggressivo, capace solo di insultare, il menitore, quello che agita lo spettro del complotto, che giura sui figli.

E che attacca l'opposizione, tirando fuori dal cilindro il crac del comune di Roma:
«Veltroni si preoccupi delle notizie terrificante sui conti di Roma che vanno sotto la sua responsabilità. Su questo chiederemo ad un istituto internazionale una completa due diligence. Se sono confermate le notiziesi tratterà di una bancarotta e gli amministratori di Roma saranno dei falliti che non potranno continuare a governare»

Parla lui, che nei suoi anni di governo ha fatto aumentare il deficit del paese di 30 miliardi di euro.
Che con i suoi governatori ha causato il buco nel bilancio della sanità in Lazio e in Puglia.

Che ci ha portato in guerra, in Iraq, seguendo la menzogna dell'amico Bush.
Che ha consentito il rapimento e la tortura tramite rendition di Abu Omar.
Che ha consentito la tortura e la violenza dei poliziotti a Bolzaneto durante il G8 di Genova (anche loro beneficiari dell'emendamento salva premier).

Faccia i nomi dei magistrati sovversivi, risponde l'ANM. Altrimenti si preoccupi delle emergenze del paese: la crisi dei salari, dei mutui, dei conti degli italiani.

La crisi di Alitalia e dell'immondizia in Campania.
Fino ad oggi abbiamo sentito solo chiacchiere: tagli agli enti locali, e un ritorno dei ticket.
Un'ultima cosa, giusto per chiarire: rifarsi al voto popolare ("mi ha eletto il popolo e solo il popolo mi può giudicare" sembra dire) suona un pò da monarchia assolutista.
Lo stato sono io.
Come diceva Luigi XIV.

20 giugno 2008

La manovra di autunno

Walter parte all'attacco, contro la salvapremier, per una manifestazione che riunisca tutto il PD, in autunno.

Ad autunno cadono le foglie e devono cadere anche le divisioni all'interno del PD: per fare opposizione seria non è mai troppo tardi.
Finalmente delle belle notizie, dopo il filotto di leggi, decreti ed emenamenti vergogna.
Respinto il ricorso della Mastella (ecco dei compagi di viaggi che dobbiamo evitare).
Il Tar boccia l'ampliamento della base a Vicenza Dal Molin (niente consultazione popolare, niente base).
Confermato l'ergastolo ai casalesi.

In America si fa così


In America si fa così: i ladri, i truffatori, che siano consulenti della casa bianca o manager di importanti aziende (che hanno finanzato la campagna elettorale del presidente) vengono spiati, intercettati e condannati.
Nessuno grida al giustizialismo .

In America si fa così: se una persona commette un reato non si guarda la tessera politica, l'appartenenza ad una casta, ad una lobby, se gli si devono mettere le manette.

In America i reati dei colletti bianchi (insider trading, crac, frode finanziaria) vengono presi sul serio.

La notizia in America non fa gridare allo scandalo e al complotto.
In America non si fanno troppi piagnistei se un manager corrotto (Cliff Baxter della Enron), dopo essere finitto sotto indagine, per la verogogna si suicida.

In America non si grida al complotto se un politico viene intercettato, come il per il governatore Spitzer, e costretto alle dimissioni.

In America un latitante viene chiamato latitante e non esule politico.In America un mafioso viene chiamato mafioso, non eroe.
Certo, gli Stati Uniti sono anche stati il paese dello scandalo Watergate, del presidente Bush (con le sue bugie sulla guerra, con Guantanamo, con Abu Ghraib).
Ma in America si fa così: ed è normale che sia così.
Anche a Wall Street.

Scrive coupe:
Vi ricordate la scena dell'arresto di Charlie Sheen, nel film Wall Street, da parte della SEC?
Se non ve la ricordate l'ho messa qui sotto.
Ieri a Wall Street si sono viste le stesse scene,
60 manager responsabili delle truffe sui mutui subprime sono stati portati fuori dai loro uffici in manette, rischiano piu' di 20 anni di carcere, non faccio paragoni con l'Italia ...

19 giugno 2008

Preparate i soldati per Chiaiano

Bertolaso:
«Gli studi e le indagini effettuati dalla competente agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Regione Campania paiono confermare l'idoneità della cava di Chiaiano per la realizzazione di un sito di conferimento dei rifiuti solidi urbani».

Ma la decisione finale sarà presa domenica: sunday, bloody sunday?
D'altronde, è difficile portare avanti il dialogo con chi mette l'esercito nelle strade come mossa di immagine (3000 / tutte le principali città italiane = 100-200 soldati???), con chi attacca magistrati, con chi attacca chi la pensa in modo contrario.

Spartacus: Conferato ergastolo per i casalesi

Gomorra è stata condannata (almeno in appello).
La prima sezione della Corte di Assise di Appello di Napoli ha confermato la condanna all'ergastolo per i 16 boss del clan dei Casalesi inflitta in primo grado. Tra le altre, la Corte ha confermato le condanne per Francesco Schiavone, detto Sandokan, Francesco Bidognetti e i latitanti Michele Zagaria e Antonio Iovine.

Il massimo della pena è stato inflitto anche a Giuseppe Caterino, Mario Caterino (latitante), Cipriano D'Alessandro, Raffaele Diana (latitante), Enrico Martinelli, Sebastiano Panaro, Giuseppe Russo, Francesco Schiavone, detto 'Cicciariello', Walter Schiavone, Luigi Venosa, Vincenzo Zagaria e Alfredo Zara.

Una "vittoria dello Stato" ma "resta ancora molto da fare". Così lo scrittore Roberto Saviano commenta la sentenza d'appello nel processo contro il clan dei Casalesi. Saviano ha ascoltato in aula la lettura della sentenza.

Otto milioni di volte Firefox 3


Record quasi battuto, per Firefox 3.

Urgente o non urgente

Decreto salva Rete 4? Urgente.
Introduzione Class Action (Cirio, Parmalat ..)? Non urgente. Slitta tra sei mesi.
Decreto sicurezza sul lavoro? Non urgente.
Emendamento salva Berlusconi (dal processo Mills a Milano e da tutti gli altri)? Urgente.
Impianti nucleari per energia (che noi vendiamo ai paesi esteri)? Urgente.
Rigassificatori per far diventare l'Italia Hub energetico? Urgente (anche grazie al signor Bersani).
Sicurezza ambientale? Inutile e non urgente.
Salari degli italiani? Problema non urgente.
Giustizialismo contri mafiosi, grandi ladri, furbetti, colletti bianchi, ladri di stato? Non urgente.
Giustizialismo contro immigrati? Urgente.
Emergenza contro lavoro nero? Non urgente.
Emergenza intercettazioni (inventata)? Urgentissima (in Svezia è appena passata l'intercettazione globale).
Emergenza giustizia? Non esiste.
100000 processi sospesi (secondo ANM) grazie all'ultimo emendamento sul decreto sicurezza, solo per sospenderne uno (processi sospesi anche per stupro, omicidio ..).

Esempio 1:
A) un uomo violenta una studentessa alla fermata del tram;
B) uno studente regala una dose di hashish a un suo coetaneo.

Quale processo si farà per primo dopo la nuova legge?
Risposta: B

Esempio 2:
A) un chirurgo provoca per un grave errore la morte di un bambino;
B) un giovane ruba un cellulare a un coetaneo minacciandolo con un temperino. Quale processo si farà per primo?
Risposta: B
Associazione nazionale magistrati, effetti della nuova legge “salvapremier”, 18 giugno

Commissioni occulte a Milano

Il Partito Democratico a Milano, tramite Davide Corritore, ha presentato un esposto contro le banche inglesi verso cui il comune di Milano sarebbe esposto per 300 ML di euro (Deutsche Bank Ag, Ubs, Jp Morgan e Dpfa Bank, tutti istituti di credito con sede a Londra).

Secondo il PD,
il comune avrebbe pagato per le commissioni sui debiti, anzichè 170000 euro, 72 milioni di euro.
Soldi nostri.

In un momento in cui si parla di tagli agli enti locali, di servizi pubblici da privatizzare, non è una bella notizia.
P.S.: non è vero che Milano ha i conti in ordine (come racconta Libero). E' proprio grazie a questi derivati (che potrebbero portare la città al crac nei prossimi anni) che i conti sembrano in ordine.

18 giugno 2008

Le sentenze del processo Spartacus

Arriveranno domani le sentenze del processo ai padroni di Gomorra:

Un processo come questo, durato anni, non è solo una forma della giustizia, è molto di più. È anche un percorso culturale, una rinascita del diritto, un momento in cui si sono sedimentate le forze e le energie di un territorio. La chiusura di questo processo è un segnale, una possibilità di una nuova primavera del mezzogiorno italiano.

Bisognerà non spegnere l'attenzione, seguire la vicenda giudiziaria in Cassazione e poi soprattutto seguire gli altri rami del processo Spartacus che riguardano i rapporti con la politica, i rapporti con le imprese legali. Rami del processo che se non si interviene rischiano di vedere cadere i reati in prescrizione. Ora che si sta chiudendo il processo - lungo frammento di storia di queste terre, archeologia criminale e umana che emerge dalle carte e dalle confessioni - mi vengono in mente i volti di coloro che sono stati uccisi per aver posto resistenza al potere del clan.

E poi sono stati dimenticati, trascurati, spesso neanche citati. Finiti sulle targhe delle strade o ricordati solo nel cuore dei familiari ed amici. I nomi dei morti in questa guerra mai dichiarata e in realtà combattuta sempre, senza mai concedere armistizio. Salvatore Nuvoletta: un carabiniere ammazzato nel 1982 a vent'anni, punito perché aveva partecipato all'arresto di un parente del boss Sandokan.

E auspicando che questo sogno non finisca come finì Spartaco giustiziato lungo la via Appia, strada dove oggi al posto delle croci dei ribelli si trovano per ironia della sorte gran parte dei negozi degli uomini del clan dei Casalesi. Vorremmo che questo processo non sia soltanto un sogno di riscossa ma una concreta possibilità di far emergere il meglio di questa terra che non ne può più del marcio che la governa. E anche che questo auspicio possa stavolta giungere sino a Roma.

[...]
Sperando di non dimenticare, sperando di poter mutare. E viene in mente un verso di Isaia capitolo 21, versetti 11 e 12, quando dice "Shomér ma mi-llailah, ma mi-lell" ovvero "Sentinella, a che punto è la notte?" Il profeta che vide fuoco e fiamme, cede a questo verso di speranza.
"La notte sta per finire ma l'alba non è ancora arrivata."
È questa la risposta.